Prefettura Apostolica di Ulaanbaatar

Nei progetti dell’Associazione abbiamo pensato di portare un po’ d’aiuto a padre Giorgio Marengo cardinale in Mongolia e Prefetto Apostolico ad Ulaanbaatar da poco visitata anche dal Papa e ripensando un po’ alla storia di Gilda ci sembra una realtà che raccoglie l’essenza anche di quella che è stata la sua volontà, la missione ad gentem e quindi, la volontà di questa giovane Chiesa Cattolica di partire, di evangelizzare e di andare verso le persone.

Discarica di Tsagaan Davaa

Ulaanbaatar, la capitale della Mongolia, terra dal cielo blu e spazi sconfinati…ma non mancano le povertà. Infatti la capitale ha tre grandi discariche. Da molto tempo le parrocchie Cattoliche aiutano i fratelli mongoli che trascorrono le giornate tra i rifiuti in due di quelle discariche, raccogliendo le cose utili da vendere.

Vorremmo aiutare i volontari, forse per ora solo economicamente, ma chissà iniziamo anche a pensare di andare…forse quando le temperature saliranno rispetto ai meno 40 gradi!

Da settembre 2023 alcuni volontari dalla Cattedrale di Ulaanbaatar (dei Santi Pietro e Paolo) cominciano ad andare due volte al mese nella terza grande discarica. Perché la Chiesa ha sentito che anche lì si trovano le persone più bisognose e più deboli e possono incontrarli e vedere in essi il volto del Signore. La Chiesa Cattolica in Mongolia condivide l’amore di Dio in tutte e tre le grandi discariche della capitale. I fratelli mongoli, per sopravvivere, devono passare le giornate nella discarica, perché hanno poca possibilità di mangiare. Essi devono essere pronti e correre ogni volta che arriva il camion della spazzatura. Quindi la nostra chiesa ha deciso di preparare i pasti per loro. Per fornire i pasti due volte al mese, la chiesa prepara le seguenti cose:

  • prodotti alimentari;
  • oggetti in plastica monouso;
  • stipendio per cuoco;
  • benzina per la macchina

Casa della Divina Misericordia

Fratel Andrew Tran Le Phuong, direttore della Casa della Misericordia, la struttura inaugurata da Papa Francesco il 4 settembre 2023 a Ulaanbaatar in occasione del viaggio papale in Mongolia. Nelle sue parole, la misericordia di Dio, a cui questa Casa è intitolata, prende corpo, forma, fino ad invadere e commuovere con immagini potenti il cuore di chi ascolta. E’ un luogo che funziona anche come centro di primo soccorso per i senzatetto, in cui vengono accolti quotidianamente quanti vivono ai margini della società: i poveri, i vulnerabili, specialmente donne e bambini, i migranti e tutti quelli che il mondo rifiuta. C’è persino un servizio di lavanderia e bagno, vengono offerti cibo e vestiti puliti, ma soprattutto c’è sempre qualcuno con cui parlare, qualcuno che si sieda e ascolti gentilmente chiunque vada a bussare alla porta.

L’idea iniziale del cardinale Giorgio Marengo era quella di creare un centro in cui tutte le istituzioni della Chiesa che operano nei settori della giustizia sociale e dell’assistenza ai bisognosi, potessero riunirsi e diventare una realtà, per un contributo comune e concreto della Chiesa in Mongolia. Così cerchiamo l’interconnessione con tutti coloro che condividono i valori della compassione amorevole e della responsabilità sociale condivisa, in uno spirito di sinodalità. Essere dalla parte di coloro che non hanno il diritto di parlare o che non vengono ascoltati. Un luogo di incoraggiamento dunque dove chi ha perso tutto ha la speranza di ricevere nuova vita, dove si costruisce “un mondo diverso nello spirito dell’unione e della misericordia”, si abbattono “le barriere attraverso il volontariato interreligioso e comunitario, si attraversano i “confini della differenza”, avvicinando coloro che sono spesso dimenticati.

Contributo dell’Associazione

Anche noi, come Associazione, con questo progetto vorremmo che il servizio svolto dalla Chiesa Cattolica in Mongolia a favore dei bisognosi, potesse far capire a tutti che ogni uomo è creatura amata da Dio. E in questo vediamo, capiamo, impariamo che chiunque ha la possibilità di condividere l’amore di Dio con gli altri. Sarebbe bellissima, questa collaborazione. E soprattutto il cercare insieme la Luce, in una terra come la Mongolia, che sta cercando di lasciarsi alle spalle la fase più difficile della sua storia, dove comunque rimangono molte difficoltà.

1 commento

  1. Pasquale in 10/03/2024 il 23:29

    Bellissima iniziativa a sostegno della Chiesa Cattolica in Mongolia

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