Scritto da don Bruno Ferrero con la collaborazione dei genitori Paola e Pasquale, racconta la breve ma intensa vita di Gilda vissuta, negli ultimi due anni, nella malattia con allegria e gioia, accettandola e gestendola in modo da essere contenta della realtà (della malattia) che stava vivendo. Non era una bacchettona Gilda ma una giovane amica del Signore, una credente ragazza, una ragazza credente che ci ha lasciato la testimonianza di una fede che non è roba da vecchiette, ma la fede che è gioia, che è speranza, che è forza, che è voglia di stare con gli altri, che è cura e dolcezza verso l’altro.

Nella prefazione, padre Giorgio Cardinale Marengo, I.M.C. descrive "Gilda è un fascio di luce donato a tutti noi".